mercoledì 8 luglio 2009

LA RISPOSTA DEL SINDACO DI FONDI AGLI ARRESTI

di MARCO CUSUMANO (DA IL MESSAGGERO DEL 7.7.09)

Mentre resta pendente la richiesta di scioglimento del Comune di Fondi per infiltrazioni criminali, il sindaco Luigi Parisella commenta il nuovo terremoto giudiziario mettendo le mani avanti: «Tuteleremo l’amministrazione comunale con eventuali sospensioni delle persone coinvolte e con una costituzione di parte civile del Comune». La Procura antimafia ha fatto rinchiudere in carcere l’ex assessore comunale, Riccardo Izzi, mentre ai domiciliari sono finiti il comandante e il vice comandante della polizia municipale e i due dirigenti del settore bilancio e lavori pubblici del Comune. Di fronte a tanti arresti clamorosi l’invito del sindaco è da manuale: cautela e prudenza. «Ci sono due filoni - ha dichiarato Parisella - Uno riguarda reati contro la pubblica amministrazione, per i quali avevamo già deciso una costituzione di parte civile del Comune. L’altro una presunta associazione mafiosa che coinvolge gli operatori del Mof, ma non conosciamo ancora quali siano le contestazioni e per quanto riguarda i dipendenti dell’amministrazione aspettiamo di conoscere le accuse. Una delibera di giunta emanata oggi predispone intanto atti per la tutela dell’amministrazione e l’eventuale sospensione delle persone coinvolte». Parisella tiene a precisare che l’inchiesta della Dda di Roma e la richiesta di scioglimento del consiglio comunale di Fondi, avanzata da un anno dal prefetto di Latina Bruno Frattasi «pur con alcuni aspetti comuni, restano due cose non legate tra loro. Le dichiarazioni degli avversari politici - conclude Parisella - sono solo strumentalizzazioni che dimostrano come il caso sia diventato una guerra politica». Un concetto più volte sostenuto anche dal senatore del Pdl Claudio Fazzone che ieri, dopo gli arresti, è tornato alla carica prendendosela con i commenti dei suoi colleghi. «Il fronte politico della sinistra si è schierato compatto nell’analizzare gli accadimenti senza nessuna aderenza con la realtà per un’analisi oggettiva dei fatti. Luisa Laurelli, presidentessa della fumosa e inconcludente commissione Sicurezza e lotta alle mafie della Regione Lazio, si erge a nume tutelare della legalità chiedendo a gran voce lo scioglimento del Consiglio comunale di Fondi. La Laurelli non comprende che da questa mattina il Consiglio comunale di Fondi ritorna ad essere ufficialmente un consesso composto da persone perbene e non coinvolto da alcuna attività criminale». E ancora: «Fondi, i suoi cittadini, il tessuto economico e sociale è talmente sano e capace di discernimento tra il bene e il male che saprà ancora una volta sollevarsi dalle molte infamità a cui è stata sottoposta in questo lunghissimo anno e mezzo di martirio mediatico».

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