domenica 31 maggio 2009

LATINA : INFORMAZIONE E POLITICA


Troppo spesso ci si chiede quale sia l`oggettiva condizione della stampa in Italia, facendo valere l`equazione di STAMPA INDIPENDENTE - DEMOCRAZIA.
La condizione dell`editoria, in assenza di editori puri, depone per una debolezza intinseca dell`informazione.
Caso emblematico risulta essere il quotidiano LATINA OGGI, del gruppo Ciarrapico, che in questa campagna elettorale, se da una parte dice di votare in Europa Berlusconi, dall`altra da oltre tre mesi, per le Provinciali, ha messo in atto non solo una campagna elettorale a favore del gruppo Nuova Area, ma ha iniziato una sistematica aggressione mediatica del candidato del PDL a presidente, Armando Cusani.
Basta scorrere la rassegna stampa del quotidiano di Ciarrapico per accorgersi di quanto affermato: Acqualatina, caso Fondi, le vicende giudiziarie urbanistiche di Sperlonga diventano i cavalli di battaglia di questa aggressione, quasi una sponda naturale per gli affondi contro Fazzone, Cusani e i quadri del PDL provinciale.
Questa diviene la politica, ma l`informazione dovrebbe obbedire ad altri principi: sta di fatto che paradossalmente la campagna di propaganda elettorale di LATINA OGGI, la paghiamo tutti, soprattutto in termini di credibilita.

sabato 23 maggio 2009

POLITICA E POLITICI: LATINA, CASO LIMITE.



Latina negli ultimi giorni diventa laboratorio della costituente di centro, protagonisti l'UDC e il Movimento che fa riferimento al consigliere regionale Cirilli.
Scende la Roma lo stesso Casini a benedire l'esperimento, ma lo fa in un momento in cui l'UDC pontino, su scelta del senatore Michele Forte, sindaco di Formia, appoggia Armando Cusani, candidato del PDL a presedente della provincia pontina.
Ma ad Armando Cusani, presidente uscente della provincia di Latina, si è contrapposto anche un cartello, ispirato dai parlamentari Conte e Ciarrapico, che sostiene come candidato a presidente l'attuale sindaco di Priverno Macci.
L'appoggio esplicito dei parlamentari pdllini a Macci, in contrapposizione a Cusani, ha indotto lo stesso e il suo mentore politico e responsabile provinciale del PDL, senatore Claudio Fazzone, a richiedere l'espulsione dal PDL dello stesso Conte, che, presidente della commissione Bilancio alla Camera, non sembra essere certamente l'ultimo arrivato.
Certo è che, al di là del successo di consensi che arrideranno al presidente Cusani, la confusione regna sovrana.
Sfugge ai tanti il razionale di una scelta di alleanza politica che il duo Fazzone-Cusani hanno voluto riaffermare con l'UDC di Michele Forte, andando controvento di quelle che sono state le scelte a livello nazionale, sulla scia della campagna elettorale per le amministrative di Formia, che lo scorso anno hanno visto questa alleanza imporsi non senza difficoltà.
Sfugge ai tanti il razionale di questa alleanza che vittoriosa a Formia ha manifestato proprio a Formia enormi contraddizioni ed oggettive difficoltà di gestione amministrativa (non ultimo il rinvio dell'approvazione del bilancio previsionale in virtù del venir meno del numero legale dei consiglieri per l'assenza di quelli di riferimento dell'area di Forza Italia).
Sfugge ai tanti il razionale del perchè si voglia rafforzare in terra pontina un disegno politico generale dell'UDC che si muove in senso diametralmente opposto a quello del PDL, come chiaramente illustrato nella discesa a Latina di Casini, giovedì 22 maggio.
Ma sfugge ancor più ai tanti il razionale degli attacchi che il PDL, e con esso il duo Fazzone-Cusani, deve subire in "nome della legalità", da parte sia dell'alleato UDC (vedi intervento del deputato regionale Aldo Forte a Suio) che del compagno di partito, ma antagonista per la corsa provinciale, onorevole Gianfranco Conte, che all'indomani della presentazione delle liste, ha giustificato le proprie scelte in virtù del bisogno di legalità.
Qualunque sia il numero dei consensi che arriveranno ai contendenti, sicuramente perderà la politica e la sua credibilità: a tutti il compito di riallacciare, se sarà ancora possibile, le fila di un discorso politico razionale, dove, ciascuno nell'ambito delle proprie ideologie, possa identificarsi, condividere e schierarsi.