mercoledì 8 luglio 2009

IL MOF RISPONDE AGLI ARRESTI

DA IL MESSAGGERO DEL 7.7.09


Il mercato ortofrutticolo di Fondi vuole tirarsi fuori da ogni accostamento alla criminalità anche se l’inchiesta giudiziaria ipotizza proprio il condizionamento criminale di alcune attività all’interno del Mof. Enzo Addessi e Giuseppe La Rocca, amministratore delegato e presidente del Mof, commentano gli arresti di ieri: «A nome dell’intero consiglio di amministrazione e di tutti gli operatori onesti, desideriamo esprimere un forte plauso ed il più sentito ringraziamento a tutte le forze dell’ordine che, ancora una volta, hanno dato dimostrazione di mantenere sempre alta e vigile la guardia sulla realtà del Mof, dando un senso compiuto agli sforzi quotidiani dell’ente gestore e di tutti gli operatori che laboriosamente e con grande spirito di sacrificio e di “Impresa” (con la “I” maiuscola) hanno fatto la storia e dato lustro ad uno dei più importanti centri agroalimentari d’Italia e d’Europa».
«Abbiamo sempre chiesto ai media - continuano - di non criminalizzare il nome Mof in quanto sinonimo di un sistema imprenditoriale di grandi capacità oltre che di un marchio identificativo di prodotti di assoluto livello qualitativo. Nello stesso tempo, abbiamo richiesto ai rappresentanti delle forze dell’ordine di assicurare la massima assistenza e la più ampia vigilanza per consentirci di realizzare ogni deciso contrasto contro qualunque tentativo di infiltrazione di dubbia provenienza, atteso che il sistema economico del Mof, per il suo naturale e vorticoso andirivieni di transazioni economiche, si presta più di altri a divenire preda appetibile per sperimentare nuove tecniche di illecite attività».
Il Mof di Fondi ospita circa 120 aziende grossiste con punti vendita. La collocazione tra Roma e Napoli lo rende una strategica piattaforma logistica tra il nord e il sud Europa, infatti si è imposto negli anni come maggior centro di approvvigionamento sia delle metropoli italiane, sia della grande distribuzione. Evidentemente un ghiotto boccone per la malavita. «Proprio per questo - continuano i dirigenti - abbiamo anche chiesto che venissero effettuate le indagini più accurate e, all’occorrenza, che venissero estirpate dal nostro tessuto economico eventuali illecite attività».

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