martedì 9 giugno 2009

IL SUCCESSO E LA SFIDA ( parte prima)

Franco Taddeo, per la seconda volta consecutiva viene eletto nel collegio di Castelforte consigliere provinciale nelle liste del PDL con una percentuale ragguardevole che supera il 40%. Ma il successo va al di là di ogni più rosea previsione se si considera che anche il presidente Cusani a Santi Cosma ha raggiunto il 77% dei consensi, il 66% a Castelforte, il 60% a Spigno saturnia. A sSanti Cosma e Damiano il 76,7% dei consensi al presidente Cusani sono derivati dal Pdl e nell'intero collegio di Castelforte il 57,7% i consensi a Cusani sono derivati dal PDL.
Mettendo insieme i tre comuni, Castelforte, Santi Cosma e Damiano e Spigno Saturnia, quattro elettori su dieci hanno dato fiducia a Franco Taddeo: qualcuno potrà dire che sono pochi o che sono tanti, certo è che il peso che Franco dovrà portare sulle spalle è notevole.
Il consenso comporta la responsabilità di gestire con oculatezza una potenzialità oltre che amministrativa soprattutto politica.
Il primo passo deve essere principalmente politico: non si può sottacere sulla lotta tutta interna al Pdl pontino che ha portato alla creazione dell'"AREA NUOVA", che fa capo al duo Ciarrapico-Conte. Certo è che se si inizia a parlare di chi ha vinto e chi ha perso nella sfida non si va da nessuna parte, e si fa solo del male al PDL. Le condizioni di conflittualità tra l'asse Cusani-Ciarrapico possono determinare anche dei limiti dal punto di vista dell'azione amministrativa, ma l'esigenza di chiarezza è devivata dalla stessa risposta che l'elettorato ha voluto dare.


I consensi di Area Nuova, pur essendo la sommatoria di personalità "contro" l'asse Cusani-fazzoni sono tali e tanti da esprimere il malessere che ha investito l'intero Pdl: la conseguenza immediata è stata quella di aver consegnato, ancora una volta, al senatore Michele Forte le chiavi di tutta la politica del sud Pontino. Nel momento stesso in cui i suoi voti sono stati determinanti nell'economia della vittoria e nella riconferma del presidente Cusani! Ma per noi, che del sud pontino siamo parte integrante, è stata questa una vittoria? E' questo l'interrogativo cui dobbiamo rispondere, ed è questo l'interrogativo da cui partire per decidere il nostro futuro politico, che va da Gaeta fino a Castelforte! L'asse dei senatori si sosterrà a vicenda, e sostenendosi a vicenda amplierà enormemmente la possibilità di azione del movimento dell'attuale sindaco di formia, per cui sarà inevitabile per il PDL locale, non dico un declino, ma quantomeno una impossibilità oggettiva ad ampliare i consensi, cosa che già è avvenuta a Formia e Gaeta, ma che si è arrestata a Minturno e nel collegio di castelforte: il perchè di questo arresto è nel radicamento sul territorio dei vari personaggi politici in cui si identifica il PDL; ed è proprio da queste radici che dobbiamo trovare stimoli e forza per ripartire. Se, però, è scontato la nostra presenza nello schieramento di centrodestra, non può essere affatto scontato la nostra presenza nel Pdl, che nel nostro territorio è costretto, ancora una volta, a pagare dazio all'udc, cioè al senatore Michele Forte. E' lo stesso radicamento territoriale ad indicare a noi stesso il percorso su cui siamo obbligati a muoverci e che ci porta ad un riferimento politico che fa capo alla Lega Nord, che, come movimento politico, sembra essere l'unico che potrebbe garantire a noi stessi di uscire dal pantano su cui ci hanno costretto a muovere sia l'asse Cusani-Fazzone che l'asse Conte-Ciarrapico. E' questo scontro che ha decretato la morte del pdl nel sud Pontino, ma i consensi sono tali e tanti che è non solo impensabile, ma anche eticamente inaccettabile disperdere questa volontà dell'elettorato.

Il banco di prova di quanto affermato è vicino ed è rappresentato dal rinnovo del consiglio regionale della regione Lazio nel 2010: i numeri perchè questo movimento in tutta tranquillità possa esprimere un proprio rappresentante in seno al consiglio regionale ci sono, e non è detto che questa debba avvenire per forza nell'ambito del PDL!

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