martedì 27 aprile 2010

LETTERA APERTA ALL’ASSESSORE PROVINCIALE STEFANELLI

Caro assessore provinciale,
ho avuto più di una perplessità prima di rispondere alla lettera aperta che ella ha rivolto per sollecitare un cammino politico nuovo, che potesse rappresentare la sintesi del voto elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Minturno.
Le perplessità derivavano soprattutto dal fatto che l’analisi e le obiezioni che si facevano corpo nella mia mente erano fondamentalmente faziose, limite, peraltro, superato nel momento stesso che pubblicamente ne faccio ammenda.
Capisco bene che il suo sforzo è quello di dare una prospettiva amministrativa a chi tale prospettiva viene negata dai numeri, e i numeri in politica sono estremamente importanti e fondamentali.
Sono importanti e fondamentali nell’assegnare una vittoria ad un sindaco, ma sono altrettanto importanti e fondamentali quando servono per approvare in consiglio gli atti senza i quali un’amministrazione non può andare avanti; e mi riferisco ai passaggi chiave del bilancio di previsione, dei riequilibri di bilancio e dell’approvazione del conto di gestione, per non parlare di quelli necessari per mantenere valide le assisi consiliari.
Di fatto la bocciatura delle “maggioranze politiche”, cui sostituire le “maggioranze di intenti” servirebbe appunto a questo: a dare i numeri all’amministrazione Galasso per governare. E anche se lo scopo, il bene del cittadino, è encomiabile, sicuramente le vie, o meglio le soluzioni, per raggiungerlo sono diverse, altrimenti Galasso poteva continuare ancora a restare nella giunta Sardelli, Chianese idem, Ruberto idem, la destra continuava a stare nella maggioranza di centro destra. Da sempre è la politica ad ispirare le strade, il singolo a percorrerle! Ma ammesso che questa difficoltà fosse superabile, è proprio il patto generazionale ad essere ancora più debole, in quanto pone di fronte interlocutori politici o civici, che, per tutta la buona volontà che potrebbero impegnare, è inimmaginabile possano essere protagonisti di quella fase che ella chiama di pacificazione. Mi spiego meglio: il risultato elettorale amministrativo del comune di Minturno è il figlio di decisioni nate altrove! Prima di averlo deciso l’elettorato di Minturno, l’hanno deciso in quello di Latina, ove si è costituita una cosiddetta filiera, se così vogliamo chiamarla, costituita dal senatore Fazzone, dal presidente della provincia Cusani, dal sindaco di Formia, nonché presidente dell’assise provinciale, Michele Forte, e dal capogruppo pdl in assise provinciale Paolo Graziano!
Se non fosse stato così, la coppia Fazzone-Cusani non avrebbe ristretto gli spazi elettorali al candidato Del Balzo, negandogli l’elezione nell’assise regionale per una manciata di voti!
Se non fosse stato così Michele Forte non avrebbe avallato il passaggio dell’UDC locale in opposizione aperta alla coalizione di centro destra!
Se non fosse stato così la coppia Forte£Forte non avrebbe avallato l’attacco pesante che ella, da assessore provinciale, ha fatto alla giunta Sardelli sui temi ambientali all’indomani del lancio di “Progetto Futuro”, associazione che magicamente si è trasformata nell’agone amministrativo in soggetto politico.
Se non fosse stato così, il capogruppo pdl in provincia che garantisce politicamente la sua presenza in giunta, Paolo Graziano, non avrebbe reagito con l’assordante silenzio a quanto ella andava affermando.
Se non fosse stato così, il capogruppo pdl in provincia Paolo Graziano non aveva motivo per negare la sua candidatura nelle liste del pdl al comune di Minturno!
Con tutte queste premesse parlare di pacificazione sembra essere utopico!
Nel momento che ella parla di superare la maggioranza politica, ammette una sconfitta pesantissima della sua stessa idea di Progetto Futuro, che pur sempre è stata l’unica novità che concretamente si è respirata nella competizione amministrativa di Minturno!
Nel momento che ella parla di maggioranza di intenti, sembra ammettere la negazione di ogni iniziativa politica al suo movimento!
Ecco perché la sua proposta di patto generazionale è ancora più debole!
Ecco perché bisogna ritornare alla maggioranza politica, anzi bisogna ritornare alla politica: e l’unica maggioranza politica uscita dalle elezioni comunali di Minturno indica un vasto schieramento di centro destra che va dal Pdl, a Minturno Domani, a Nuova Area, a Volare, all’Udc e, perché no, ai consiglieri della lista Galasso Sindaco.
Questa rappresenta l’unica sintesi possibile dai dati incrociati del 28 marzo e dell’11 aprile.
Forse questo è il vero messaggio politico che il corpo elettorale ha voluto mandare alla classe politica locale.
Ripartire dalla politica per dare una risposta alle domande dei cittadini. Sono sicuro che in questo campo il suo movimento possa essere protagonista, così come è fondamentale che il Pdl riallacci le fila della politica, a livello locale, a livello comprensoriale e a livello provinciale, dopo che siano state fissate regole condivisibili e condivise, e dopo che le stesse siano diventate punto di riferimento per tutti, e mi riferisco primi tra tutti a Pdl e Udc!
Cordialmente


Matteo De Cesare
Vice presidente della XVII comunità montana



Ps: ma se a Formia fosse accaduto un qualcosa di analogo, per esempio SANDRO BARTOLOMEO SINDACO e maggioranza politica alle liste del centro destra, avrebbe proposto un patto generazionale?, ovvero dobbiamo pensare ad un mero esercizio di stile, nato da quel peccato tipico della sinistra salottiera che si ritiene unica depositaria dell’etica nella pubblica amministrazione?

Nessun commento: